domenica 27 gennaio 2013

Appello ad Ambrosoli per una nuova legge regionale sull'acqua e sul Servizio Idrico Integrato

Oggi io e gli altri candidati di SEL alle elezioni regionali della provincia di Varese abbiamo firmato il seguente appello al Candidato Presidente della Regione per una nuova legge regionale sull'acqua e sul Servizio Idrico Integrato che sia diretta espressione della volontà manifestata dai cittadini con l'esito del Referendum dello scorso giugno 2011.


"Il Coordinamento Regionale Lombardo dei Comitati Acqua Pubblica ha lanciato un appello ai candidati Presidente della Regione Lombardia chiedendo il rispetto dell’esito dei referendum del giugno 2011 col quale i cittadini, in grandissima maggioranza, si espressero perchè l’acqua resti o ridiventi pubblica. Davvero.
Nell’appello si chiede l’impegno, nei primi cento giorni di governo della Regione, alla promulgazione di una legge regionale specifica sul governo e la gestione delle risorse idriche e dell’intero ciclo dell’acqua, evitando qualsiasi tentativo di mercificazione e di privatizzazione della gestione. Si chiede che il servizio idrico integrato (S.I.I.) venga classificato come un servizio pubblico locale di interesse generale, privo di rilevanza economica e che venga organizzato sulla base di ambiti territoriali ottimali (ATO) corrispondenti ai bacini idrografici.
Si chiede, inoltre, che le province, i Comuni e la Città metropolitana organizzino il S.I.I. affidandone la gestione a soggetti di diritto pubblico, promuovendone la gestione partecipata in un contesto di promozione e di governo dei beni comuni e del vivere insieme.
I candidati e le candidate di Sinistra Ecologia Libertà alle elezioni regionali della provincia di Varese condividono l’appello e chiedono al proprio candidato Presidente Umberto Ambrosoli di sostenerlo.
Questo appello ha tanto più valore nella nostra provincia, dove proprio in questi mesi si sta procedendo all’approvazione del Piano d’Ambito e alla scelta della forma di gestione che noi chiediamo assuma la forma dell'ente di diritto pubblico e non di una società di capitali. Perché solo così l’acqua resterà davvero pubblica, solo così ci saranno trasparenza e controllo, solo così ci sarà partecipazione. Solo così l’esito referendario sarà rispettato. Perché come giustamente scrivono i comitati per l’acqua pubblica, non solo di acqua stiamo parlando. Ma pure di democrazia."


Giulio Cavalli, Maria Bottini, Andrea Bagaglio, Cinzia Colombo, Francesco Liparoti, Marzia Giovannini, Luca Saibene.

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