martedì 29 gennaio 2013

Mario Monti l'europeo



Strano modo di concepire la modernità del paese: quando si tratta di fisco, lavoro e quattrini (dei cittadini) non si può che adeguarsi alle politiche imposte o gradite dai paese europei e dalla comunità internazionale. 
Quando si parla di diritti degli individui, l'Europa non conta più. 

Mario Monti, il tecnocrate, a suo agio presso le cancellerie di Londra, Berlino e Parigi, svanisce. Al suo posto un italianissimo benpensante, un po' grigetto, timoroso di perdere l'appoggio di santa romana chiesa. 

Credo che nell'anno del signore 2013 una forza politica che si candida a guidare il paese non possa, su temi di questa rilevanza, limitarsi ad affermare che il parlamento potrebbe legiferare: dovrebbe avere il buon gusto di comunicarci come voterebbero i suoi rappresentanti in parlamento e, in sostanza, che cavolo di idee ha in materia

Se no è una furbata e non vale.

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