martedì 19 febbraio 2013

Come si vota per le regionali


Elezioni Regionali in Lombardia. Si vota dalle 8.00 alle 22.00 di domenica 24 febbraio e dalle 7.00 alle 15.00 di lunedì 25 febbraio.
Hanno diritto al voto tutti i cittadini residenti in Lombardia che abbiano compiuto 18 anni di età. L’elettore dovrà presentarsi al seggio con la tessera elettorale e un documento di identità valido. Se non ha la tessera, deve richiederla all’ufficio elettorale del comune di residenza. Se l’ha smarrita, può richiederne un duplicato sempre all’ufficio elettorale.
Si vota con una scheda verde. Diverse sono le opzioni a disposizione per esprimere il proprio voto. Se si vuole votare il presidente di Regione senza dare il proprio voto a nessun partito, si può votare solo per il candidato alla presidenza della Regione facendo una croce sul suo nome. 
Se si vuole votare il candidato presidente e uno dei partiti che lo sostengono, si può fare una croce sul simbolo del partito. In tal caso si può esprimere una preferenza per un candidato a consigliere regionale scrivendo accanto al simbolo del partito prescelto il cognome (o il nome e cognome, in casi di omonimia) del candidato consigliere.
Se si vuole votare solo un partito, basterà fare una croce sul simbolo del partito. Il voto andrà comunque al presidente di Regione sostenuto dal partito prescelto.
Se si vuole votare un candidato presidente di Regione e un partito che NON lo sostiene (il cosiddetto voto disgiunto), bisogna fare una croce sul nome del candidato presidente di Regione e sul simbolo del partito. Anche in tal caso si potrà esprimere una preferenza per un candidato consigliere scrivendone il cognome (o il cognome e nome) accanto al simbolo del partito prescelto.
Sistema elettorale Regione Lombardia. Cambiata di recente, prevede che gli 80 consiglieri vengano eletti con criterio proporzionale sulla base di liste provinciali concorrenti; un seggio è riservato al miglior perdente tra i candidati alla presidenza. Nella composizione delle liste, c’è l’obbligo di parità fra uomini e donne. Il Presidente è quello che ha preso il maggior numero di voti su base regionale. C’è un premio di maggioranza che assegna almeno 44 seggi (cioè il 55% dei seggi consiliari) se il candidato Presidente più votato ha ottenuto meno del 40% dei voti validi; almeno 48 seggi (cioè il 60% dei seggi consiliari) se il Presidente ha ottenuto il 40% o più dei voti validi. La soglia di sbarramento che consenta a una lista di partecipare alla ripartizione dei seggi è del 3% su base regionale, a meno che la lista non sia collegata a un candidato Presidente che abbia conseguito almeno il 5% dei voti validi.


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