Ultimi
giorni di campagna elettorale: la maggiore preoccupazione è per il
Movimento 5 Stelle.
Sappiamo
tutto della destra, dopo vent'anni di governo in Italia e in
Lombardia siamo in grado di giudicare la distanza siderale che passa
tra le loro esternazioni elettorali e i risultati concreti della loro
politica.
Viceversa
dei grillini sappiamo poco e nulla.
Per
quanto mi riguarda, in tutta questa campagna elettorale mi è
capitato, solo in un paio di occasioni, di incontrare dei candidati
del movimento di Grillo. Con il dovuto rispetto, di loro ricordo solo
la totale vaghezza e inconsistenza.
Ma
questo, tutto sommato, potrebbe essere anche il meno.
Ho
provato ad approfondire, ascoltando e leggendo, dalle loro fonti,
senza interferenze di quella che loro ritengono essere solo stampa di
regime, tutta (TUTTA) corrotta e incompetente.
Bene,
non ci si capisce granchè.
Pare
siano favorevoli al riciclaggio dei rifiuti e contrari al consumo di
suolo: troppo facile.
Pare
siano favorevoli ai tagli ai costi della politica e contrari agli
inquisiti in Parlamento: troppo facile anche questo.
Che
altro? Da che parte stanno sulle questioni sociali? Sui temi etici,
sui diritti, sulla giustizia?
Tra
gli ultimi e i privilegiati a chi dispensano i loro favori?
Sulle
questioni del lavoro, sui licenziamenti, sulla violenza contro le
donne, sull'immigrazione, sulla sanità, che cosa pensa il candidato
del movimento stellato?
Ho
visto in rete stralci di vari comizi dello Tsunami Tour: solo Grillo
con le sue urla sguaiate, la sua volgarità, la sua faccia
assatanata, i suoi anatemi, le sue certezze. Quante certezze, quanto
assolutismo.
Giudizi
sommari per stampa, sindacato, tutto il mondo del lavoro, tutta
l'impresa, tutta la società: urla e strepiti contro chiunque non
creda nel nuovo verbo.
Troppo,
davvero troppo. Di che preoccuparsi.
Scopro
poi che il gran predicatore è anche un cacciaballe; dati a caso,
calati sulla folla osannante, acritica.
I
tizi di www.pagellapolitica.it
sono andati un po' a fondo e hanno accertato che la veridicità
complessiva delle dichiarazioni di Grillo è pari solo al 47%(per
dare un'idea, è più attendibile Berlusconi col suo 54%).
Ciò
significa che il 53% delle esternazioni con cui riempie le piazze
sono fandonie.
Ricette
sbagliate fondate su presupposti falsi.
In
questi giorni ognuno di noi sta incontrando qualche indeciso tentato
da Grillo: proviamo a evitare che getti il suo voto nelle mani di
tanta inutile e volgare inutilità.
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