martedì 19 febbraio 2013

Le mie opinioni sul grillismo


Ultimi giorni di campagna elettorale: la maggiore preoccupazione è per il Movimento 5 Stelle.

Sappiamo tutto della destra, dopo vent'anni di governo in Italia e in Lombardia siamo in grado di giudicare la distanza siderale che passa tra le loro esternazioni elettorali e i risultati concreti della loro politica.
Viceversa dei grillini sappiamo poco e nulla.

Per quanto mi riguarda, in tutta questa campagna elettorale mi è capitato, solo in un paio di occasioni, di incontrare dei candidati del movimento di Grillo. Con il dovuto rispetto, di loro ricordo solo la totale vaghezza e inconsistenza.
Ma questo, tutto sommato, potrebbe essere anche il meno.

Ho provato ad approfondire, ascoltando e leggendo, dalle loro fonti, senza interferenze di quella che loro ritengono essere solo stampa di regime, tutta (TUTTA) corrotta e incompetente.

Bene, non ci si capisce granchè.

Pare siano favorevoli al riciclaggio dei rifiuti e contrari al consumo di suolo: troppo facile.

Pare siano favorevoli ai tagli ai costi della politica e contrari agli inquisiti in Parlamento: troppo facile anche questo.

Che altro? Da che parte stanno sulle questioni sociali? Sui temi etici, sui diritti, sulla giustizia?

Tra gli ultimi e i privilegiati a chi dispensano i loro favori?
Sulle questioni del lavoro, sui licenziamenti, sulla violenza contro le donne, sull'immigrazione, sulla sanità, che cosa pensa il candidato del movimento stellato?


Ho visto in rete stralci di vari comizi dello Tsunami Tour: solo Grillo con le sue urla sguaiate, la sua volgarità, la sua faccia assatanata, i suoi anatemi, le sue certezze. Quante certezze, quanto assolutismo. 

Giudizi sommari per stampa, sindacato, tutto il mondo del lavoro, tutta l'impresa, tutta la società: urla e strepiti contro chiunque non creda nel nuovo verbo.
Troppo, davvero troppo. Di che preoccuparsi.

Scopro poi che il gran predicatore è anche un cacciaballe; dati a caso, calati sulla folla osannante, acritica.

I tizi di www.pagellapolitica.it sono andati un po' a fondo e hanno accertato che la veridicità complessiva delle dichiarazioni di Grillo è pari solo al 47%(per dare un'idea, è più attendibile Berlusconi col suo 54%).

Ciò significa che il 53% delle esternazioni con cui riempie le piazze sono fandonie.

Ricette sbagliate fondate su presupposti falsi.

In questi giorni ognuno di noi sta incontrando qualche indeciso tentato da Grillo: proviamo a evitare che getti il suo voto nelle mani di tanta inutile e volgare inutilità.




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