giovedì 14 febbraio 2013

Un voto per cominciare a costruire il futuro

In condizioni di normalità democratica una coalizione dignitosa e un buon candidato presidente che si presentasse in Lombardia contro il centrodestra dei Maroni e dei Formigoni dovrebbe vincere a mani basse.
Ma noi veniamo da un ventennio in cui la politica e la democrazia sono stati profondamente manipolati e stravolti.
Tuttavia non ci si può arrendere.
La partita va giocata fino in fondo e la si può anche vincere. 

Molti dimenticano che queste sono "elezioni anticipate", sia a livello nazionale che regionale, e già questo dovrebbe essere un motivo sufficiente per prendere atto del fallimento del centrodestra. 
Ma non è così automatico.
Dovrebbe essere ovvio e  naturale che una classe politica rivelatasi incapace di fronteggiare la crisi economica che sta devastando il paese e che in Lombardia si è distinta per ruberie, vacanze tropicali a sbafo, diamanti, lauree albanesi, multe per quote latte scaricate sui contribuenti, traffici malavitosi con la ndrangheta e firme false sulle liste, non potesse più neppure immaginare di poter continuare a governare.
Sarebbe, prima di tutto, una questione di decenza.

Invece eccoli qui, pronti a rivendicare meriti che non hanno e a promettere anche l'impossibile.
Ma perchè ciò che promettete ora non l'avete fatto mentre eravate al governo?
Eccoli qui, tutti impegnati a sfornare ricette magiche e soluzioni a ogni problema, come se fino a ieri la Lombardia e l'Italia fossero state governate da qualcun altro.

Possiamo e dobbiamo mandarli a casa per ricominciare a costruire il futuro. 
La nostra Lombardia, che insieme al resto del paese soffre la crisi del lavoro e dell'economia, si merita di più e di meglio.
Il centrosinistra e il suo candidato presidente Ambrosoli si presentano come l'unica alternativa credibile e come veicolo di cambiamento.
La strada è certamente difficoltosa, ma non per questo bisogna arrendersi. 
In politica, come nella vita, non c'è cosa peggiore che dare per persa la partita prima ancora di giocarla.
Noi di Sinistra Ecologia Libertà pensiamo che la partita vada giocata fino all'ultimo minuto.
Sono molti i delusi, gli sfiduciati, gli incerti e si può ancora fare molto per riconquistare speranza e partecipazione. 
Nel mio piccolo ci provo.

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